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Channel: Mazzè – Giornale La Voce
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MAZZE’. Tre feriti nello scontro lungo la Provinciale 81

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E’ di tre feriti, per fortuna non gravi, il bilancio di un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio, intorno alle 14, lungo la Provinciale 81 tra Mazzè e Chivasso, nel tratto in curva di fronte alla Cascina Savonera. A scontrarsi una Fiat Palio condotta da un 57enne di Vische e una Fiat Punto con marito e moglie. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Ivrea e i carabinieri della stazione di Caluso.

 

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MAZZÈ. Tutti i coscritti riuniti per la festa

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mazzè coscritti

Hanno preso il via sabato 26 dicembre, con la Messa solenne di Santo Stefano celebrata da don Alberto Carlevato nella Chiesa parrocchiale di Tonengo, i giorni di festa dei coscritti del 1998. Grossa novità: i festeggiamenti sono unici sia per i coscritti di Mazzè che di Tonengo, Casale e Barengo. Infatti sono ben 28 i neo diciottenni. Stracolma la Chiesa, molto partecipata la liturgia ed al termine il sindaco Marco Formia ha dato ad ogni coscritto il proprio foulard. Prima però in un breve ma toccante discorso ha ricordato loro che essere maggiorenni, oltre ad acquisire diritti, comporta impegni, impegni di responsabilità come cittadini, impegni di scelta perché presto andranno a votare e proprio per questo ha donato ad ognuno una copia della Costituzione. Il sindaco ha ricordato che la nostra Costituzione fu scritta da persone giovani ed ancor oggi è quanto mai viva ed attuale. Conoscerla un po’ di più farà sicuramente bene a chi la vede per la prima volta ed anche a quelli un po’ più anziani che trarrebbero vantaggi dal rileggerla.

 

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Calcio Giovanile. Esordienti 2003. L’Orizzonti United prepara il “Terre dell’Erbaluce”

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Il prestigioso torneo internazionale “Terre dell’Erbaluce” è uno dei fiori all’occhiello di casa Orizzonti United e si svolgerà in due fasi. Il 30 marzo si giocherà la fase regionale che vede in campo gli Esordienti 2003 delle squadre dilettantistiche e si sfideranno i padroni di casa dell’Orizzonti United, Aygreville, Volpiano, Borgaro, Banchette Ivrea, Junior Biellese, Barracuda, La Chivasso, Rivarolese, Sisport, San Maurizio, Alicese, Lucento, Olmo, Rosta, Valle Elvo e Crescentinese. Le partite si svolgeranno in contemporanea sui campi di Tonengo di Mazzè e Villareggia. Nella fase internazionale che si disputerà sabato 2 e domenica 3 aprile partecipano le migliori otto classificate della prima tranche di sfide ed entrano in scena gli Esordienti 2004 delle società professionistiche di Torino, Juventus, Atalanta, Hellas Verona, Pro Vercelli, Alessandria, i tedeschi del Friburgo e gli sloveni del Domzale. Le partite della fase decisiva della kermesse si giocheranno sui campi di Tonengo di Mazzè, Villareggia, Candia e Cigliano. L’evento si pone l’obiettivo di andare oltre la manifestazione calcistica e diventare un “happening” per la promozione del territorio. Il protagonista sarà naturalmente il calcio giovanile, ma anche quest’anno la società coinvolgerà i produttori enogastronomici locali e le associazioni comunali affinché il torneo si ponga come strumento di valorizzazione del territorio, un evento al tempo stesso sportivo e culturale che possa far conoscere il Canavese e le proprie eccellenze.

 

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MAZZE’. Paziente morto della sindrome di Guillain-Barré. Medici di Ivrea indagati

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sciopero medici

Claudio D’Alessio, 65 anni, residente nella frazione Tonengo di Mazzè, sarebbe morto, il 5 aprile del 2010, mentre era in cura presso l’ospedale di Ivrea, a causa della sindrome di Guillain-Barré. Una malattia autoimmune che si manifesta con la paralisi progressiva agli arti, solitamente innescata da un’infezione, potenzialmente letale se vengono interessati i muscoli respiratori o il sistema nervoso. E ad innescarla fu, secondo i famigliari, la somministrazione, da parte del personale medico, del vaccino A/ H1N1, lo stesso usato contro l’influenza suina, inadatto per un paziente in dialisi, che già soffriva da insufficienza renale e renipolicistici. E’ cià che scrive la figlia, Sandra D’Alessio, 45 anni, in una lettera esposto inviata un anno fa all’ex procuratore generale di Torino, Raffaele Guariniello. Ci ha impiegato cinque anni. Cinque anni di ripensamenti, depressione, rabbia. Cinque anni durante i quali è anche diventata presidente di un’associazione che tutela le vittime dal sangue infetto. Dopo aver studiato a fondo le cartelle cliniche, essersi informata, confrontata con esperti, legali, medici, mondo del volontariato, ha deciso di appellersi alla giustizia, affidandosi all’avvocato Ermanno Zancla che già sta seguendo il processo di Napoli sullo scandalo del sangue infetto. Il caso, per competenza, è stato trasmesso a Ivrea. Oggi nove medici del reparto di nefrologia e dialisi dell’ospedale eporediese si trovano indagati. E ci sono il primario Franca Giachino, 66 anni, di Torino, i medici Giuseppe Garneri, Rosaria Patti, Paola Belardi, Franco Bonello, Giovanni Reinero, Paolo Bossi, Luciano Comune e Marco Francisco. L’intera equipe medica. Secondo la Procura ci sarebbe stata negligenza ed imperizia nel trattamento del paziente. Per il 19 febbraio è fissato l’incidente probatorio. Il Tribunale ha nominato il perito Giuseppe Ramuzzi, il quale dovrà dimostrare i profili di responsabilità professionale e stabilire se sussista colpa nell’operato da parte dei medici. “Come tutti i pazienti costretti alla dialisi, mio papà aveva sbalzi di pressione arteriosa continui -. racconta Sandra D’Alessio nella denuncia a Guariniello –. Ho chiesto più volte chiesto ai medici di intervenire affinché abbassassero la pressione arteriosa di mio padre ma tutti gli appelli caduti nel vuoto”.

 

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MAZZE’. Operaio cade da villa del ‘700 del Comune. Presidente Ivrea Calcio a processo

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tribunale

Presidente dell’Ivrea Calcio a processo per un infortunio sul lavoro risalente al 2009: un operaio di origine rumena, Ion Mihalescul, aveva riportato fratture al capitello radiale sinistro (ossia al gomito), giudicate guaribili in un periodo superiore ai 40 giorni, a causa dell’urto col pavimento, dopo essere caduto da una volta di un antica villa del ‘700, di proprietà del Comune di Mazzè, che ne aveva commissionato la ristrutturazione.
Gianluca Actis Perino, 41 anni il prossimo 23 febbraio, deve rispondere dell’accusa di lesioni personali colpose con l’aggravante della violazione delle norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro (difeso dagli avvocati Claudio D’Alessandro e Marina Tonso del foro di Torino) quale legale rappresentante legale della Sicet, società che aveva vinto l’appalto, e a sua volta aveva subappaltato la ristrutturazione del tetto in economia alla ditta Langella, specializzata nel settore, datrice di lavoro dell’infortunato (il titolare aveva già patteggiato la pena).
Sul banco degli imputati si trova anche l’architetto Massimo Bonifanti, 51 anni (difeso dall’avvocato Carlo Ardissono del Foro di Ivrea), coordinatore della sicurezza di tutto il cantiere.
Venerdì scorso, di fronte al giudice Ludovico Morello del Tribunale di Ivrea, è stato sentito il consulente incaricato dalla difesa Bonifanti, Roberto Benedetti, il quale ha precisato che i dettami della sicurezza erano stati rispettati. L’operaio avrebbe dovuto muoversi sul ponteggio esterno. Invece era saltato sulla volta a botte sottostante per posizionare delle attrezzature ed era caduto al piano di sotto.
Secondo il Pubblico Ministero Michela Begognè il Pos (Piano Operativo della Sicurezza) era troppe generico. “Niente affatto – ha sostenuto il consulente – : Bonifanti si era occupato subito di verificare che il Pos della ditta Langella fosse coerente con il piano di coordinamento: quei lavori potevano essere svolti mediante ponteggio ed imbracatura di sicurezza”.
La sentenza sarà pronunciata ad aprile.

 

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MAZZE’. Furto da 50 mila euro in generi alimentari nel magazzino della Rossetto srl

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carabinieri

Un colpo da svariati milioni di euro. La scorsa settimana un commando formato da almeno sei banditi ha portato a termine un furto presso la “Rossetto srl”, ditta che commercia all’ingrosso prodotti di panificazione e pasticceria.

La banda è riuscita ad entrare nel perimetro della cancellata passato dalle campagne. Poi, una volta messo fuori uso il servizio di allarme, hanno aperto la cancellata nella parte che si affaccia sulla strada per far entrare un camion sul quale sono state caricate confezioni di oli extravergine, nocciole, marmellate e altri generi alimentari. Bottino, circa 50 mila euro. Sul furto stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Chivasso.

 

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MAZZE’. Infastidisce i clienti del bar e si scaglia sui carabinieri, arrestato

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carabinieri

Infastidisce i clienti al bar “L’Angolino” di via Italia 59 e all’arrivo dei carabinieri si scaglia contro i militari. Fabrizio Uzzo, 32 anni, mazzediese, volto conosciuto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai militari in forza al nucleo radiomobile di Chivasso. E’ successo ieri, poco dopo le 21. In attesa della convalida, da sabato sera Fabrizio Uzzo si trova in carcere a Ivrea con l’accusa di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. A chiamare i carabinieri erano stati proprio i clienti del bar.  

 

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ATLETICA LEGGERA. Lingua campione d’Italia nel martello

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Il minimo olimpico non l’ha raggiunto, ma Marco Lingua ha messo al sicuro a Rieti il titolo italiano di lancio del martello. Dopo le buone misure fatte registrare in allenamento, era grande l’attesa per la prestazione dell’atleta canavesano ai Campionati Italiani Assoluti, ma ancora una volta in pedana non sono state raggiunte le performance sognate, anche se da super favorito della vigilia Lingua è stato capace di salire sul gradino più alto del podio tricolore, regalando di fatto il primo titolo italiano alla Marco Lingua 4ever, la sua società di appartenenza. A Rieti il mazzediese ha scagliato l’attrezzo a 74,88 metri, lasciandosi alle spalle tutti i suoi avversari, compreso l’intramontabile Nicola Vizzoni.
Ora Marco si concentrerà sui Campionati Europei in Olanda, tappa fondamentale per l’approdo a Rio 2016.

 

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MAZZE’. Evade dai domiciliari per andare al bar

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Carabinieri

I carabinieri di Caluso hanno arrestato Fabrizio Uzzo, 32 anni, residente a Mazzè per  resistenza e violenza a pubblico ufficiale,  oltraggio, evasione e danneggiamento. È evaso dai domiciliari per andare a bere al bar dove i carabinieri lo hanno rintracciato. Uzzo ha minacciato e ingiuriato i militari e ha opposto resistenza all’arresto. E’ accaduto martedì scorso alle 20,30.

 

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VILLAREGGIA. Frate Piretto è Arcivescovo in Turchia: “Cattolici fuori pericolo”

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Frate Lorenzo Piretto

“Per ora non esiste un concreto pericolo per i Cattolici in Turchia”: a confermarlo è Fra Lorenzo Piretto, 73 anni, dallo scorso 19 dicembre nominato da Papa Francesco Arcivescovo presso la parrocchia del Santo Rosario a Smirne (Izmir). Originario di Tonengo di Mazzè, il frate Domenicano dalla scorsa settimana è rientrato nel suo Canavese. Un ritorno nella casa dove vive il fratello Carlo con le sorelle Mariuccia, Rita ed Enza. “Sono qui per una vacanza. Non per paura – precisa -. Ritornerò in Turchia il prossimo 8 agosto”. Domenica scorsa ha festeggiato i 50 anni di ordinazione sacerdotale con una messa nella parrocchia di Tonengo, insieme ai fratelli e nipoti. Festa organizzata da don Alberto Carlevato. Ordinato sacerdote il 4 agosto 1966 Fra Lorenzo vive in Turchia da 30 anni. “Era il 1983 quando, per la prima volta, mi fu assegnata la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo nel quartiere genovese di Galata, a Istanbul.” A Istanbul i Domenicani sono presenti dal 1230. Nel corso degli anni, però, i Cristiani presenti in Tirchia sono diminuiti da 3 milioni ad appena 100 mila. “Noi Cattolici rappresentiamo una minoranza ufficialmente non riconosciuta. Siamo rispettati però. Le uniche minoranze religiose riconosciute al di fuori dell’Islam sono quella Greca, Armena e Ebrea. I loro Sacerdoti, però, devono essere di nazionalità Turca e i Patriarchi, prima di essere riconosciuti, devono essere approvati dal Governo Turco”. A Istanbul Fra Lorenzo per tanti anni ha insegnato Italiano e il Latino all’Università di Marmara “Qui a Istanbul conobbi Erdogan quando era sindaco della Città. Ho tenuto incontri interreligiosi anche con gruppi collegati a Fetullah Gulen il predicatore e politologo dal 1999 in esilio volontario negli Usa. Oggi il suo movimento, Hizmet, controlla associazioni professionali e studentesche, organizzazioni caritatevoli, aziende, scuole, università, radio, televisioni e quotidiani. Colui che oggi viene indicato da Erdogan come l’ideatore del tentato golpe militare. Spero che fra tutti coloro che Erdogan ha fatto arrestare non vi siano miei ex allievi dell’Università. E’ l’unica preoccupazione che ho in questi giorni”. Secondo lei qual è l’obiettivo di Erdogan? “Vuole far diventare la Turchia una Repubblica Presidenziale e non ha mai nascosto la sua idea di uno Stato di Diritto. La popolazione è dalla sua parte perchè i Turchi hanno paura dell’instabilità politica. Lui con il 52 per cento si sente forte. Allo stesso tempo ha grandi idee per la Turchia. A Istanbul ha fatto realizzare la metropolitana sotto il livello del Bosforo e che mette in collegamento la città Asiatica con la parte Europea. Sta facendo tracciare un nuovo canale tra il Mar Nero e il Mar di Marmara per ampliare i collegamenti navali. Pensate che ad Ankara ha fatto disboscare una foresta per realizzare il palazzo Presidenziale”. Prevede in futuro una convivenza difficile per i Cristiani? “Tutto dipende dalla crisi in Siria. Assad è l’unico che garantisce la minoranza Cristiana. Destabilizzare il suo potere sarebbe la fine. E poi consiglio alla Nato e ai Potenti della Terra di non imporre qui in Turchia la Democrazia sul modello Occidentale”. Per quanto riguarda il rispetto dei diritti civili e la possibilità che le donne indossino il velo? “Saranno le donne a salvare la laicità della Turchia. Non penso che il Governo Erdogan imporrà loro di indossare il velo. Non credo che convenga altrimenti è possibile che le donne scendano in piazza a protestare”.

 

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MAZZE’. Proiettili da mortaio davanti al Castello

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Castello di Mazzè

Dieci proiettili da mortaio risalenti alla Seconda Guerra Mondiale avvolti in un sacco di canapa sono stati trovati martedì mattina, tra via Castello e via Pescatore, nel borgo storico ai piedi del Castello Medievale. Ad accorgersi della loro presenza è stato un passante, che ha immediatamente avvisato i carabinieri della stazione di Caluso. I proiettili sono poi stati fatti brillare in mattinata. Ora resta da capire chi possa averli abbandonati per strada.

 

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MAZZE’. Finalmente l’ascensore in Municipio

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Finalmente il Municipio sarà dotato dell’ascensore. L’amministrazione guidata da Marco Formia ha inserito a bilancio 68 mila euro per la realizzazione dell’impianto. Il progetto è stato inserito nel Dup nei lavori per il 2017. Documento approvato martedì sera in consiglio comunale. “E’ un’opera a cui non potevamo più rinunciare – ha spiegato il primo cittadino -. Purtroppo gli uffici sono situati al primo piano del palazzo comunale e in tutti questi anni non si è mai provveduto all’eliminazione delle barriere architettoniche. Si è sopperito traslocando gli uffici anagrafe al piano terra”. Sempre per il 2017 sono stati inseriti a bilancio altri 30 mila euro per un progetto sulla sicurezza stradale e tra cui la riqualificazione del marciapiede tra la parrocchia e via Monti a Tonendo di Mazzè. “Per la sicurezza ci siamo affidati a dei professionisti per redigere un progetto” ha spiegato il sindaco. Il progetto più ambizioso, però, riguarda la realizzazione dell’area mercatale di fronte alla scuola elementare di Mazzè. Il primo lotto è inserito per il 2018; il secondo nel 2019. Il progetto è vincolato al Pec di via Castone e a spiegarlo nei dettagli è stato ancora il sindaco: “Si tratta di un terreno di 7 mila metri quadrati che il privato cederà al Comune nel momento in cui concluderà il Pec. Rientrerà nelle opere di urbanizzazione, insieme ad una rotonda realizzata tra l’accesso alla scuola e la salita che parte della Provinciale”.

 

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MAZZE’. Concluso l’evento Giochi senza frontiera..

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Si è tenuto giovedì l’evento “Giochi senza frontiera…di tempo”, giunto alla sua seconda edizione ed organizzato dall’associazione #Troviamoci. Il presidente Daniele Iapeti, insieme alla segretaria Patrizi Flauto, ha coordinato la manifestazione rivolta ai piccoli e alle loro famiglie ed ha riscosso tanta partecipazione. Entusiaste le mamme.  Sono stati proposti giochi tradizionali come palla prigioniera, fazzoletto e percorsi con pesca delle palline depositate in un raccoglitore con il retino.

“Abbiamo voluto proporre – spiega Iapeti – qualcosa di diverso finalizzato a promuovere l’aggregazione dei giovanissimi del paese. Vorrei ringraziare i restanti componenti dell’associazione: Lorena Formia, Fabio Regnaud e Adriana Amato, inoltre Don Alberto Carlevato che ci ha concesso l’utilizzo degli spazi dell’oratorio e La Pasticceria gelateria Le Tentazioni di Tonengo di Mazzè. Il ringraziamento va anche ai genitori dei bambini per la loro partecipazione, colgo l’occasione per augurare buone vacanze a tutti”.

 

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MAZZÈ. Madona d’Aust in festa

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La Pro Loco di Mazzè organizza la festa della Madona d’Aust. Venerdì 12 agosto partirà il giro dei Cantun in compagnia dei “Lupi di strada” e con soste gustose nei rioni del paese. Alle 22.15 si ballerà con Midnight Express. Sabato 13 agosto apertura dello stand gastronomico alle 19 con “Il Grandioso Asado d’Estate”, serata dedicata alle specialità alla griglia. Alle 21.30 partirà invece la serata danzante con la musica di Alex. Domenica 14 agosto apertura dello stand gastronomico con la serata “Profumo di Mare” (insalata di polipo con patate, cozze alla marinara, insalata di gamberetti, spaghetti allo scoglio, pesce spada alla piastra, fritto di pesce, patatine fritte, formaggio e dolce), mentre alle 21.30 sarà protagonista la musica con l’orchestra “L’allegra Compagnia”. Lunedì 15 agosto celebrazione della Santa Messa in onore dell’Assunta presso la Chiesa Parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio animata dal Coro Parrocchiale di Mazzè. Al termine processione per le vie del centro storico con la statua della Beata Vergine Maria accompagnata dalla Banda “La Fiorita”. Alle 15 apertura della mostra del concorso fotografico per il calendario Avis 2017, mentre alle 20.30 si svolgerà la premiazione. Alle 21.30 si ballerà con Daniel Mas. Martedì 16 agosto celebrazione della Santa Messa nella chiesa di San Rocco animata dal coro “La Genzianella”. Anche questa volta la messa sarà seguita da una processione accompagnata dalla banda musicale “La Fiorita”. Alle 19 apertura dello stand gastronomico con la “Serata Campagnola” (lingua in salsa, tomino boscaiolo, rane, lumache in umido, agnolotti, porchetta alla piastra, formaggio e dolce). Chiuderà la festa lo spettacolo musicale allestito alle 21.30 da Giuliano e i Baroni.

 

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MAZZE’. Perdita di cloro dalla lavanderia

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Una fuoriuscita di ipercloro dalla lavanderia Orchidea.  È accaduto oggi, poco dopo le 17, in via Italia 18. Il liquido e’ fuoriuscito dalla lavatrice metre l’esercizio commerciale era chiuso per ferie. A segnalare l’accaduto sarebbero stati gli inquilini che abitano al piano superiore. Sul posto per mettere in sicurezza l’impianto sono intervenuti i vigili del fuoco di Ivrea, Montanaro e il nucleo Nbcr.

 

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MAZZE’. Al borgo Medievale le riprese della fiction “Sacrificio d’Amore”

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Il borgo Medievale trasformato in un set televisivo. Ieri, martedì 30 agosto, dalle 8 fino alle 20, la piazza compresa tra il vecchio palazzo comune e il Castello è stata chiusa al traffico e ai pedoni per l’arrivo in città della troupe televisiva di “Sacrificio d’amore”, la nuova fiction realizzata dalla Endemol per Mediaset e che andrà in onda in 22 puntate nel 2017. I mazzediesi e l’invito era rivolto in particolare al pubblico femminile hanno potuto ammirare per il borgo mazzediese i protagonisti: Francesco Arca, ex tronista di Uomini e Donne, nei panni di Brando, un giovane cavatore pronto a battersi per i diritti dei lavoratori e per la donna che ama, ovvero Francesca Valtorta (vista in Squadra Antimafia e R.I.S. Roma) nel ruolo di Silvia, un’infermiera volontaria altruista e Giorgio Lupano (nel cast di Hannibal e Paura d’amare) che interpreerà Corrado, un ingegnere minerario proprietario della cava di Colonnata, nonché marito di Silvia. Sacrificio d’amore racconterà un periodo storico straordinario, ricco di fermenti sociali e culturali, partendo dal 1913 fino ad attraversare l’inferno della Prima Guerra Mondiale. Per la verità, in paese, una scena era già stata girata ad inizio agosto, ma all’interno della casa di riposo. Questa volta la squadra di registi che comprende Giovanni Barbaro, Alessandro Capone, Marco Maccaferri, Fabrizio Portalupi, Michele Rovini e il direttore artistico della serie Daniele Carnacina ha chiesto all’amministrazione comunale la disponibilità per un’esterna.

 

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MAZZE’. Ti senti uno showman o una showgirl? C’è il casting per un nuovo format tv

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Fiorello

C’è chi aspetta un’occasione dalla vita che non arriva mai. C’è chi pensa di essere più bravo di Fiorello e che se sta qui e solo perché il mondo ce l’ha con lui. C’è chi la colpa la dà ai raccomandati, al governo ladro e alla pioggia.

Fiato alle trombe. Oggi si apre una possibilità. Sarà anche piccola ma c’è e provare non costa nulla. Bisogna solo crederci e non arrendersi. L’occasione c’è al Palaventi di Mazzè. Il 22 e il 23 settembre prossimo si terranno infatti i casting per la prima puntata televisiva di “Tu come noi”, un nuovo format televisivo per Sky Tv alla ricerca di bravi conduttori e intrattenitori televisivi, di showmen e di showgirl insomma.

La produzione è affidata alla SILVIO SARDI COMMUNICATIONS, nome noto almeno da queste parti, ancor di più a Mazzè dove Sardi possiede una villa.

Il programma prevede due giorni (il 22 e il 23 Settembre 2016) di Casting Artistici ai quali possono partecipare, previo inoltro della Domanda di Partecipazione, chiunque voglia esibirsi in una esibizione artistica (cantare, ballare, recitare, cabaret, comici, etc…etc..). Ogni Partecipante che verrà ammesso dalla Produzione, avrà a disposizione 3 minuti per esibirsi sul palco davanti ad una telecamera che registrerà l’esibizione artistica.

Una giuria formata da esperti, in collaborazione con la Produzione, valuterà l’esibizione artistica di tutti i Partecipanti, tra i quali verranno selezionati 10 Partecipanti che potranno esibirsi alla serata finale del 24 settembre 2016, davanti ad un pubblico pagante.

Può richiedere di partecipare al Casting Artistico chiunque tra una età tra i 10 anni e i 65 anni. I minori dovranno obbligatoriamente essere accompagnati da un genitore o chi ne esercita le facenti funzioni. Non vi sono limitazioni di sesso e/o etnia. L’unico vincolo è la conoscenza della lingua italiana essendo il programma destinato ad un pubblico nazionale.

info su www.tucomenoi.com

 

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MAZZE’. Gioco erotico finisce nel sangue

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Un gioco erotico poteva finire in tragedia. Se la sono vista brutta Lorenzo Maina, 20 anni, incensurato, di professione decoratore, e la sua fidanzata di un anno più grande, residente in un piccolo comune del Canavese: venerdì pomeriggio si sono appartati nella camera da letto di lui in frazione Tonengo di Mazzè e si sono messi a “giocare” con una pistola. Probabilmente pensavano fosse scarica, e invece un proiettile è partito dalla Beretta 22 che Maina stava armeggiando ed ha ferito nel basso ventre la fidanzata. Sotto shock, i due sono corsi immediatamente in ospedale a Chivasso. Ai medici del pronto soccorso hanno raccontato che stavano simulando una partita a guardie e ladri quando è partito il proiettile. La giovane è stata operata d’urgenza e non è in pericolo di vita. E’ stata dimessa già lunedì con una prognosi di 60 giorni. Nel referto medico si legge di “pneumoperitoneo da ferita da arma da fuoco”. Ad avvisare i carabinieri sono stati gli stessi medici chivassesi, come vuole la prassi in caso di ricoveri per ferite da arma da fuoco. Sentita a sommarie informazioni dagli inquirenti, la giovane ha dichiarato che era andata a casa del fidanzato e in camera da letto, mentre giocavano a guardie e ladri, è stata colpita nella zona soprapubica da un colpo di pistola partito accidentalmente dall’arma maneggiata dal fidanzato. “Era una pistola ad aria compressa”, ha detto, provando a difendere il compagno. Ma per gli inquirenti la vicenda aveva tutt’altri contorni. I militari agli ordini del comandante Pierluigi Bogliacino già nella serata di venerdì hanno stretto le manette ai polsi di Lorenzo Maina. Detenzione illegale di una Beretta calibro 22 risultata rubata nel 2014 ad Abbiategrasso, possesso di munizioni – nell’abitazione del ragazzo i militari hanno sequestrato anche 47 cartucce calibro 22 – ricettazione e lesioni gravi: queste le accuse di cui dovrà rispondere. Maina è stato fermato in ospedale, dov’era tornato nella serata di venerdì. Accompagnato in caserma per essere interrogato, è crollato ed ha raccontato, con un certo imbarazzo, l’accaduto. L’arma è stata recuperata in una roggia, in frazione Tonengo, dove Maina l’aveva gettata appena dopo il ferimento della compagna. Gli inquirenti hanno scoperto che la pistola era stata precedentemente utilizzata per sparare alcuni colpi contro un cartello stradale a Mazzè. E’ quindi probabile che i due giovani pensassero che la pistola fosse scarica quando hanno avuto l’idea di usarla come “giochino” sessuale. L’arresto di Maina è stato convalidato lunedì mattina in Tribunale a Ivrea ed ora il giovane si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Tonengo di Mazzè.

 

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MAZZÈ. D’estate c’è puzza di polli!

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E’ sfiduciata Franca Antonello di frazione Casale di Mazzè: “Tanto non cambia niente e nessuno interviene”. Si riferisce agli odori nauseabondi che soprattutto d’estate proverrebbero dall’allevamento di polli – circa 25.000 – situato nella frazione.  Una prima raccolta di firme nel 2012 non aveva conseguito risultati. Il sindaco Teresio Comerro dichiarò che l’azienda era in regola e aveva tutti i permessi. Confermando di fatto la dichiarazione rilasciata dal proprietario alla stampa locale: “Allevo polli per l’azienda Amadori nel pieno rispetto della normativa vigente. Loro mi consegnano i pulcini e io li faccio crescere”. I vigili eseguirono un sopralluogo e scrissero nel verbale: “Nella giornata odierna non si riscontrano evidenti e particolari odori”. Però era il 2 novembre, in autunno.

Nel giugno 2015 è stata fatta una seconda raccolta di firme indirizzate al nuovo sindaco Marco Formia, ai consiglieri di minoranza, all’ASL e alla Procura della Repubblica. Durante il periodo estivo i residenti sono costretti “a chiudersi in casa per poter sopravvivere alle esalazioni maleodoranti che impregnano le abitazioni, situazione alquanto pregiudizievole per la nostra normale vita e per la nostra salute”. La notte la puzza è tale che si fatica a dormire. I firmatari sottolineano che il Comune non trae alcun beneficio dall’allevamento, perché essendo considerata agricola l’azienda non paga tasse e imposte comunali. Mentre le abitazioni dei residenti perdono valore. Una situazione che certo non riguarda solo Mazzè: nel Chivassese ci sono molti allevamenti e sono diffuse le proteste. 

Se i residenti vicini agli allevamenti soffrono, nemmeno gli animali se la passano bene. Come in maggio ha rivelato “Report” di Milena Gabanelli. Una sua collaboratrice si era introdotta in un capannone di suini della Amadori e vi aveva scoperto topi, flaconi di antibiotici vuoti, animali trattati male durante l’avvio al macello, un dipendente che orinava all’interno. Amadori aveva replicato che si trattava di un caso isolato, che avrebbe preso provvedimenti, che tutti gli allevamenti dell’azienda rispettano le normative europee e italiane sul benessere animale. 

Però le associazioni animaliste rilevano che, anche quando le norme vengono rispettate, gli animali degli allevamenti intensivi soffrono lo stesso. Ci scrive il MAP, il Movimento Antispecista Piemontese: “I polli sono costretti a vivere in ambienti privi di luce, ammucchiati in spazi ristrettissimi, l’equivalente di un foglio A4 per animale.  Sono sottoposti a selezione genetica per raggiungere il peso di macellazione il più velocemente possibile. La lettiera non viene quasi mai cambiata e l’aria nei capannoni é impregnata di ammoniaca e altri gas, che provocano malattie e infezioni cutanee. A causa della sovrappopolazione i polli soffrono di stress e di problemi di locomozione. Essi raggiungono il peso ideale per l’abbattimento in 40 giorni. Questo ritmo rapido di crescita arreca loro gravi complicazioni: la muscolatura cresce velocemente ma non altrettanto in fretta le loro zampe, il cuore e i polmoni. Soffrono di deformazioni alle zampe e paralisi. Alcuni muoiono per problemi cardiaci. Per prevenire le malattie causate dalle condizioni degli allevamenti intensivi, gli animali vengono costantemente sottoposti a terapie antibiotiche con dosi massicce, con il risultato di indebolire il loro sistema immunitario e di far comparire batteri resistenti ai farmaci e quindi non più debellabili. Pericolosi anche per l’uomo”. Conclusione: “Questa è la realtà degli allevamenti intensivi, dove si allevano vite per ucciderle. Tutto questo non è più accettabile. Non esistono allevamenti compassionevoli”. Per gli animalisti la soluzione del problema sta prima di tutti in noi: bisogna smettere di mangiare carne. 

Se ne guadagna anche in salute. E gli allevamenti gradualmente scompariranno.

 

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MAZZE’. Investito lungo la strada, muore in ospedale

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Sacco Silvio
Silvio Sacco

Investito in strada è morto poco dopo all’ospedale di Chivasso a causa delle gravi ferite riportate. La vittima è Silvio Sacco, 47 anni, residente a Villareggia. La tragedia risale a ieri sera, poco dopo le 22, lungo la Strada Regionale 11 al confine con il Comune di Rondissione.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Caluso, Silvio Sacco si trovava a centro strada e stava agevolando la manovra di mezzo agricolo in un uscita da un campo quando una donna di 36 anni di Villareggia, al volante di una Volkswagen Golf e diretta verso Rondissone, se l’è improvvisamente trovato di fronte e non riuscendo ad evitare l’impatto l’ha travolto.  Immediatamente si è attivata la macchina dei soccorsi, ma le condizioni di Silvio Sacco erano disperate e poco dopo il suo arrivo in pronto soccorso, il suo cuore ha smesso di battere. La salma è stata composta presso la camera mortuaria dell’ospedale di Chivasso a disposizione della Procura di Ivrea.

La notizia della morte di Silvio Sacco ha destato commozione in tutta la comunità. A Villareggia viveva nella casa di via Rondissone 15 insieme alla madre Giuseppina Frassà, 71 anni. Silvio Sacco era agricoltore e lavorava per la Cooperativa Agricola che ha sedi a Villareggia e Alice Castello (Vercelli).

 

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