
Si avvicina il 5 luglio, scadenza fissata dopo una proroga per presentare le osservazioni al documento di Sogin che ha individuato i siti potenzialmente idonei a ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari.
La Città metropolitana di Torino e i sindaci dei Comuni coinvolti – Chivasso, Carmagnola, Mazzè, Rondissone, Poirino, Caluso, Villareggia – preoccupati dal fatto che l’allarme sul rischio di insediamento sia calato, oggi hanno chiamato a raccolta online i parlamentari piemontesi.
La richiesta è che si attivino perché a Roma le scelte siano fatte tenendo conto delle osservazioni degli esperti. Nel corso della riunione si è appreso che la Regione Piemonte negli ultimi giorni ha deliberato la sua contrarietà a ospitare il deposito.
Soddisfatto il vicesindaco metropolitano Marco Marocco, che ha chiesto di condividere quanto prima con i sindaci e la Città metropolitana il contenuto del documento.
“Per noi – afferma Marocco – è una conferma del buon lavoro svolto dalla Città Metropolitana insieme alle amministrazioni locali nel preparare le osservazioni“.
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